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Alan Taylor il nostro relatore di questa sera, è un dirigente d’azienda inglese che ha conosciuto l’Italia da diverse prospettive durante tutta la sua vita ed oggi vive a Firenze. Presentato da Michele Reali, il dott. Taylor ha confermato il suo amore per il nostro Paese, raccontando la sua carriera in vari Paesi e nella natia Inghilterra ma sempre per tornare in Italia. Ha svolto la sua relazione basandosi su 6 esempi di altrettante persone che ha incontrato nella sua carriera iniziata correndo in bicicletta per le strade dell’EmiliaRomagna dove ha vinto anche qualche competizione nel 1980.

Scorriamo con lui i sei personaggi: Sir Ralf Halper (dirigente del Burton Group) straordinario motivatore, fiducioso in sé e negli altri; Sir Matthew Allistair Grant (Argyl Group) uomo sensibile e oacato, divenuto poi presidente della Bank of Scotland; John Peace,  presidente della Standard Chartered Bank e della Burberry, un pianificatore umile e modesto, sempre pronto ad imparare; Tom Singh, fondatore, da zero, della New Look e i fratelli David e Frederick Barclay ex imbianchini divenuti con grande volontà costruttori ed editori, coraggiosi anche in borsa. Queste personalità hanno determinato in Taylor numerose delle sue scelte personali che ha descritto con simpatia affrontando infine anche alcuni temi di attualità. Il più significativo la Brexit.

Per un uomo che ha conosciuto Margaret Thatcher l’attuale primo ministro Theresa May non ha coraggio e grinta della Lady di ferro. E qui è il punto, come ha detto rispondendo a una domanda di Giovanni Squarci la qualità delle persone capaci di fare la differenza, di imparare. Una curiosità: come molti italiani anche Taylor ha un libro nel cassetto, un giallo ambientato nella Firenze rinascimentale dalla quale si possono imparare molte cose, ha concluso.