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Il Centro Trapianti di Midollo Osseo (TMO) della AOU Careggi ha probabilmente superato in 28 anni di attività i duemila trapianti di cui più della metà autologhi.  Centro adeguato ad effettuare trapianti autologhi ed allogenici da donatore familiare e non familiare accreditato a livello europeo, svolge attività di prelievo di cellule staminali emopoietiche di midollo da donatore volontario per il Registro Toscano Donatori di Midollo Osseo.

E’ in questo ambiente di eccellenza scientifica e di umana speranza che si muove – sotto la guida del fotografo Federico A. Cutuli – il progetto delnostro Rotaract per una mostra fotografica sul Centro. Le sensazioni che ci sono state raccontate da quanti hanno partecipato sono forti specialmente per chi ci è passato. E dall’esperienza di un tempo non passa mai nascono i tempi fotografici di cui abbiamo visto alcune anteprime. Le storie, dicono della volontà di tornare ad una vita normale e insegnano a noi a gustare ogni momento della vita e a riflettere sui nostri limiti. Il Rotaract Firenze Est produrrà la mostra per questi motivi e il Rotary Club è orgoglioso di sostenere l’iniziativa. 

Durante la serata, il prof. Rossi Ferrini e tre suoi colleghi del TMO  hanno parlato delle tipologie di malattie che si curano con il trapianto di midollo e su come ci sia un forte bisogno di potenziali donatori di midollo. Oggi in Italia sono circa 370.000 , pochi in confronto ai  milioni che si contano in altri Paesi come la Germania. E’ dunque opportuna il rinnovo di una campagna di diversi anni fa che renda donatori persone più giovani poiché dopo i 55 anni la tendenza è a non accettare le donazioni.

La mostra, ha detto Cutuli, nasce dalla volontà di chi, avuto la mamma ricoverata al TMO, vuole ricordare proprio l’idea della signora che non è sopravissuta alla malattia ma che fu colpita dall’ambiente e dal clima all’interno della struttura, con un’affezione paziente-famiglia-personale ritenuto non comune. La mostra verrà allestita verso marzo-aprile.