Giovanni Gamannossi ha un’intensa esperienza nella gestione di portafogli; invita aguardare ai mercati finanziari con prudenza e lungimiranza. Le serie storiche ci avvisano che l’inflazione, oggi sottozero, ha visto calare il rendimento de titoli di Stato, dal 1995 a oggi iragione di un rapporto di 10 a 1, riducendosene anche la garanzia. In tale contesto non meraviglia che la liquidità delle famiglie abbia raggiunto in Italia quota 883 miliardi di Euro, una cifra che mette paura, perché rappresenta anche una misura del difficile rapporto tra risparmiatori e banche.
Una falsa sicurezza? Meglio cercare una diversificazione dei portafogli, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione con serenità, prendendo tempo e guardando lontano. Non è facile ma l’orizzonte è positivo perché nel 2050 saremo 9 miliardi su questa terra e i valori della produzione saliranno, grazie alla maggiore domanda.
Una visione ottimista che tuttavia non dimentica che non bisogna cercare di programmare l’andamento del mercato ma con sangue freddo restarvi attivi.
Chi non ha possibilità di attendere meglio resti fermo dov’è, sapendo tuttavia i rischi che anche un semplice conto corrente può avere rispetto al diverso grado di solvibilità delle banche. Nel dibattito non è mancata una più precisa analisi di alcuni strumenti, condotta con quella calma che Giovanni ha ribadito essere una dote dell’investitore.