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Purtroppo rinviata per motivi familiari, la conversazione sul “5 maggio” programmata per oggi con Rodolfo Cigliana è stata sostituita dall’intervento dei nostri soci Paolo Penco e Lorenzo De Santi da poco rientrati dal Giappone, dove hanno partecipato come consulenti di arte orafa e restauro di monumenti storici a un importante programma culturale. Tutto nasce da una trasmissione di TV Asahi (una importante rete commerciale) sulle eccellenze giapponese. Esperti occidentali sono invitati a commentare e valutare le opere. Paolo, conosciuto da tv giapponesi che lo hanno ripreso più volte nel suo negozio, è stato contattato per primo.

Prima di partire gli hanno chiesto se poteva portare un esperto di costruzioni e così è stato coinvolto l’amico De Santi. Il programma sarà proposto tra qualche giorno e vedrà impegnati, oltre i nostri due amici, anche architetti tedeschi.

Le registrazioni hanno comportato alcune levatacce. A Osaka, ore 05.30, riprese al Castello Meiji. Per De Santi la scoperta di un impasto di alghe, calce e conchiglie al posto dell’intonaco. Struttura molto appiccicosa. Tredici ore di riprese, tra intonaci che coprono rivestimenti di legno avvolti di canapa. Lavorazione lunghissima, a costi elevatissimi ma i giapponesi operano in questo settore come facevano una volta, ripetendo le tecniche antiche. Penco è stato invece coinvolto nella valutazione delle decorazioni al Castello di Nagoya ricreato con decorazioni e lavorazioni molto diverse dalle nostre. Il castello non è un’abitazione ma un simbolo del potere. La soglia si scavalca e non si pesta, annota Penco che osserva la rilevanza del restauro con un forte impiego di foglia d’oro per rivestire grandi zone di parete. L’accompagnano decorazioni in metallo molto fine realizzate con strumenti molto diversi dai nostri. Di fronte a un bulino, infatti, gli artigiani giapponesi restano stupiti. La lavorazione della gioielleria si svolge a terra e non sul banco. Con piccoli colpi di cesello si realizzano centinaia di sfere tutte uguali ma le dorature sono al mercurio (da noi proibito) lavorato senza protezione da esalazioni. Come attesta la nostra immagine l’attenzione non è mancata e molte le domande e le curiosità che i nostri viaggiatori hanno soddisfatto con simpatia.