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Giovedì grasso con i tipici dolci della stagione e un rinnovato invito alla partecipazione alle iniziative del Club per la RF, come hanno ricordato Giovanni Villani (Teatrotary) e Simone Martini (EREY) che hanno oggi affiancato la presidente nella presentazione delle possibilità che ognuno di noi ha per sostenere le grandi opere del Rotary nel mondo.
La relazione è stata affidata a Fabio Schoen professore di Ricerca Operativa al Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione – Università di Firenze. C’è molto di rotariano in chi si occupa di ricerca in Teoria e metodi di ottimizzazione e delle loro applicazioni. La teoria dei giochi sviluppa in ambito economico e gestionale l’importanza di valutare la presenza di molti decisori, parzialmente in conflitto fra loro. Al di là dei molti aspetti puramente astratti e speculativi, la teoria dei giochi trova applicazione nell'analisi dei mercati, nella gestione dei conflitti, nello studio e gestione dei flussi di traffico.

La materia comincia a svilupparsi nel corso della II Guerra Mondiale con Von Neumann e Morgenstern e ha avuto riconoscimenti in numerosi Nobel, a
cominciare da Paul Samuelson (1970). Il grande pubblico ha conosciuto le ricerche in questo campo vedendo la storia di John Nash nel film “Beautiful Mind”. E’ di Nash la ricerca di una scelta possibile che si riveli più adatta di quella che appare migliore. Su questo tema gli interventi dei nostri soci. Azzaroli, Zerauschek e Cortigiani sulle infinite variabili del sistema che hanno permesso al relatore di spiegare gli aspetti strategici e tattici delle applicazioni della teoria dei giochi per esempio di fronte ad un ostacolo improvviso. Bellucci ha riportato la conversazione sulla sorpresa che può governare la morra cinese e l’impatto di strategie casuali mentre Taddei Elmi ha trovato conforto alla sua ipotesi di un nome diverso alla teoria dei giochi, come teoria delle scelte. Giancarlo ha anche domandato se la teoria potrebbe essere applicata alle decisioni dei giudici, concludendo il relatore sulla possibilità che in tale campo la teoria trovi applicazione sulla valutazione dell'utilità rispetto ad una quantificazione comparativa dei fatti.