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Il relatore di questa sera, Mario Scalini è direttore del Polo Museale della Regione Emilia Romagna, già Soprintendente per i beni storici artisti ed etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto è stato membro del gruppo di lavoro su "Mobilità delle collezioni" istituito presso il Ministero dei beni culturali. E’ con questa importante esperienza che si è occupato della mostra “Siena, alle origini del Rinascimento” ospitata durante il semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea al Musée des Beaux-Arts di Rouen dopo il successo all’omonimo Museo di Bruxelles (BOZAR).

Con “Siena, alle origini del Rinascimento”, una selezione di circa 80 opere che risalgono al periodo compreso tra il XIII e il XV secolo e che provengono direttamente dalla Pinacoteca Nazionale di Siena, il pubblico ha potuto vedere un allestimento disposto in ordine cronologico che segue l’evoluzione della narrazione figurativa attraverso pale d’altare, icone, dipinti e affreschi di maestri della nuova maniera come Pietro Lorenzetti, Duccio di  Buoninsegna e Simone Martini, che con le loro tecniche hanno influenzato la tradizione pittorica internazionale alla stregua del coevo fiorentino Giotto. Accanto a questa rassegna Rouen ha ospitato un secondo percorso intitolato “Una primavera a Siena” dedicato all’artista francese vivente François Rouan alla ricerca dell’eredità dell’arte senese anche sull’arte contemporanea.

Scalini ha vissuto tutte le fasi della mostra, dalla scelta delle opere fino alla spedizione, che non è semplice, condividendo con gli organizzatori locali la soddisfazione di vedere, tra Bruxelles ed a Rouen, centomila visitatori. Mario Scalini è stato seguito con viva attenzione, anche quando, discostandosi dalla storia dell’arte, ha descritto la necessità di scavalcare i numerosi ostacoli burocratici che non mancano mai. Nel dibattito interventi, tra gli altri, di Tonelli, Fioretto, Fossi, Acidini, Azzaroli, Zerauschek. 

Osservato un minuto di silenzio in ricordo di Lapo Puccinila serata ha proposto l’ingresso di un nuovo socio e l’annuncio della Quadrangolare a Dresda.

L’ingresso nel Rotary del dott. Mohamed Al Malyan, quarantenne medico di origine libica, è stata presentata con la presidente dal prof. Tonelli che ne ha descritto l’attività di anestesista rianimatore presso numerosi Istituti e Case di Cura private fra cui Villa Donatello. Al nuovo amico il più sincero benvenuto nel Firenze Est.