Dopo il successo della rassegna TeatRotary, lunedi 27 aprile 2015 alla Sala Esse si replica, con una serata straordinaria allo scopo di raccogliere fondi per conferire ad uno studente dell’Istituto dei Salesiani di Firenze una borsa di studio.
Sarà protagonista della serata la Compagnia GIOVESCARABOCCHIO di Bruno Maresca, che ci ha già affiancato negli anni con diverse rappresentazioni teatrali.
La commedia che porta in scena, La fortuna di perdere, di cui è anche l’autore, sulla mania del superenalotto, è stata finalista nel 2003 al Premio Massimo Troisi.
Per informazioni 055 295373 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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Bruno Maresca (Napoli, 1950) è un magistrato che vive a Firenze e lavora a Bologna come Sostituto Procuratore Generale.
Autore teatrale e attore per passione, ha scritto e interpretato diverse commedie, tra cui le satire Il condominio celeste, sulle credenze religiose (finalista nel 2009 al Premio di Drammaturgia DCQ) e Fra Massone, sul pericolo degli intrecci fra Chiesa e Massoneria (terzo classificato nel 2013 al Premio Passione Drammaturgia), oltre ai drammi La scalata al cielo, sui cosiddetti anni di piombo e Gli occhi e il cuore, su una difficile storia di adozione.
Fondatore nel 2002 della compagnia amatoriale “Giovescarabocchio” ha interpretato, oltre ai suoi testi: L’ispettore generale di Nicolaj Gogol; Centocinquanta la gallina canta di Achille Campanile; I costruttori di imperi di Boris Vian; Spirito allegro di Noel Coward; L’anatra all’arancia di Home e Sauvajon; Emigranti di Slawomir Mrozek tra cui le satire La fortuna di perdere, sulla mania per il superenalotto (finalista nel 2003 al Premio Massimo Troisi); La patente di Luigi Pirandello; Pericolosamente di Eduardo De Filippo; Il berretto a sonagli di Luigi Pirandello; L’uomo, la bestia e la virtù di Luigi Pirandello; La lezione di Eugene Ionesco; Firenze Trespiano e viceversa di Emilio Caglieri; L'uomo dal fiore in bocca, di Luigi Pirandello.
Breve trama
E' proprio sicuro che vincere una montagna di soldi faccia sempre bene alla salute? Non si può mai dire.
Vittorio Carulli, un professore in pensione maniaco del gioco del lotto, durante un’abbondante cena si mette ad illustrare tra un bicchiere di vino e l’altro le sue complicate tecniche di gioco che prima o poi, a suo dire, lo faranno diventare miliardario.
Sara, Giulia e Virginia, però, hanno ben altro per la testa che stare dietro alle assurde teorie del commensale: i soldi non fanno la felicità.
Eppure di lì a poco proprio il miraggio del denaro scatenerà una serie di eventi straordinari ed incomprensibili che travolgerà le esistenze di tutti i personaggi… o no? Chi può dirlo.