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Non erano passate che poche ore dall’intervento del gen. Bertolini e dalle sue considerazioni basate su una significativa esperienza personale che la stampa ci ha posto di fronte alla parola guerra (“Libia, pronti alla guerra” era l’apertura del maggior quotidiano cittadino di sabato 14) e a una serie di dichiarazioni dei ministri della difesa e degli esteri che non sentivamo da molto tempo. E d’altra parte, facendo un confronto tra la guerra mondiale di cento anni fa e le attuali missioni internazionali, il gen. Bertolini aveva avvisato (e mostrato) che le trincee esistono ancora, ad esempio in Afghanistan, uno dei terreni in cui, dalla prima missione libanese del 1982, il gen. Marco Bertolini (Parma, 1953) ha svolto la sua opera, in particolare nei reggimenti paracadutisti fino all’assunzione del comando della Brigata paracadutisti "Folgore" e alla guida del Comando operativo interforze, struttura mediante il quale il Capo di Stato Maggiore della Difesa è in grado di esercitare la sua determinante funzione di Comandante Operativo delle Forze Armate.

Nel suo discorso al club il gen. Bertolini ha difeso la leva militare, attualmente sospesa e crudamente esposto gli scenari cui il nostro Paese si confronta dopo la fine della guerra fredda affermando che la guerra, purtroppo, non è stata abolita come abbiamo sperato creduto per molti decenni. Detto fatto, la guerra è alle porte e in quello stesso deserto che costò la pelle a migliaia di combattenti, eroi disperati, dal 1911 in avanti. Dove poi gli italiani siano impegnati nel mondo il relatore lo ha descritto con dati attuali, resi noti negli ultimi giorni dal governo che ha approvato il rifinanziamento delle missioni. Riportiamo in calce a questo articolo la descrizione che il comunicato ufficiale governativo che espone con numerosi dati la situazione deliberata all’esecutivo.

Il dibattito è stato come si prevedeva molto partecipato e la serata stessa ha presentato una forte presenza di soci e ospiti, certamente attratti dalla attualità del tema, ripagati dall’attenzione del relatore che ha anche sottolineato di aver incontrato e apprezzato nelle sue missioni internazionale le attività svolte in loco dal Rotary.