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Due i momenti della visita del Governatore Arrigo Rispoli al Firenze Est. Nel corso del pomeriggio incontri con il Direttivo, le Commissioni, il Rotaract e l’Interact e i soci di più recente ammissione poi la conviviale che si è svolta con la formula del buffet per consentire un migliore sostegno al service promosso dalla moglie del Governatore, Signora Maria Paola, dedicato al Projeto beija flor con l’associazione Agata Smeralda, l’ente che si occupa di adozioni ricordando nel nome la prima bambina salvata dal fiorentino Ospedale degli Innocenti alcuni secoli fa.

Il governatore ha riassunto nel suo intervento al Club  alcuni dei temi trattati in precedenza: “essere positivi e fare se si è convinti di fare il bene del Rotary”. Non bisogna, secondo Rispoli, avere paura di sbagliare poiché “è una pessima scusa escludere un'azione” per timore che sia errata. È meglio accendere una sola candela che rimanere a lamentarsi del buio, dice Confucio e a questa massima si ispira l’azione del Rotary quest’anno col motto “Accendi la luce del Rotary”.

Citando i successi nella lotta alla polio, il Governatore ha infine sottolineato che sopra ogni azione ci deve essere l’amicizia, poiché “senza amicizia non si fa nulla”.

Nel pomeriggio Rispoli ha tenuto un’intensa riunione con i dirigenti del Club. Al centro della discussione  la recente formazione di un nuovo club che porta a 16 il numero dei Rotary fiorentini.

Il Governatore ha sottolineato come l’accesso al Rotary di persone nuove sia un segnale positivo. Gli amici intervenuti alla riunione ed in particolare il presidente Federico Antich hanno rilevato come invece l’aumento del numero dei club su una stessa area rischi la frammentazione delle azioni. Su richiesta di Giancarlo Taddei Elmi il governatore ha indicato per il futuro la via del “crescere nella qualità e nella diversità professionale accentuando la presenza di giovani”.

Il Firenze Est, con le recenti ammissioni di ex-rotarctiani sta dando in questo senso un contributo importante. Le defezioni da molti club sono solo in parte compensate dalla apertura di nuovi club, nei quali comunque non sono ammessi, almeno inizialmente, ex-soci di recente dimissione, ha assicurato il governatore che tuttavia non ha potuto negare che la libertà di associazione può superare queste valutazioni. Meglio allora guardare avanti e se i club sono più piccoli non di meno potranno essere attivi fino al caso limite, esposto da Rispoli con una certa meraviglia dei presenti, di un club cambogiano composto da soli 6 soci ma in grado di attrarre aiuti da tutto il mondo.

E’ evidente che la storia d’Italia, che festeggia quest’anno  70 anni di pace, è diversa da quella della Cambogia travagliata da orribili guerre che solo nel 1993 vide le prime libere elezioni. Alla fine della guerra mondiale Firenze aveva un solo club che rimase tale per oltre 20 anni fino alla formazione del Firenze Est. Auguriamo alla nazione cambogiana, che ha oggi 4 club in tutto il Paese, un rapido sviluppo di pace ed anche rotariano.