Tradizionale riunione conviviale al Circolo del Golf, serena e divertente. "Fore!” diceva il titolo ma oltre a guardare avanti, com’è richiesto a qualunque giocatore per non danneggiare gli altri o esserne colpito, è stato necessario anche guardare in alto. Federico e Sara lo hanno dovuto fare, con altri amici, a causa della pioggia che ha limitato la prova che ha preceduto la nostra serata. Da Lorenzo Contri, poi, avremmo imparato che uno dei pericoli più frequenti nel golf sono proprio i fulmini.
Lo sport, d’altra parte, si svolge interamente all’aperto. Il campo dell’Ugolino è considerato tra i più belli al mondo e proprio qui abita – da 80 anni – la prima società golfistica italiana nata però molto prima, 125 anni fa. La presiede Piero Montauti, orgoglioso e appassionato come testimonia la foto, poco dopo aver ricevuto la nuova tessera del Rotary 2014-2015 e scambiato un dono col presidente Antich. Federico ha sottolineato come quest’anno egli abbia privilegiato il tema dei sensi, in luglio sollecitato dalla vista.
Fore, il grido di attenzione dei golfisti, potrebbe infatti tradursi con il nostro “occhio!” per sottolineare che occorre guardare avanti, segno anche metaforico di questi tempi. Lorenzo Contri nostro socio e relatore, ha maturato una significativa esperienza nel golf, nel quale da 36 anni ha esercitato importanti ruoli, tra i quali quello di procuratore federale.
Nel suo intervento ha invitato ad allontanarsi dall’osservazione del solo gesto atletico per capire lo spirito del golf, tutto orientato alla natura. Il campo da golf è mutevole, ha ricordato Contri, sempre diverso perché costruito nella natura. Non è una piscina o uno stadio regolamentari, sempre uguali, in fondo. Ogni campo, dunque, come ogni giornata di golf, è diversa e rappresenta una sfida intellettuale che in tutto il mondo è esercizio di autocontrollo e concentrazione