T2425EN Logo RGB      

 

La riunione, che ha ripreso la tradizione della meridiana servita e il pranzo prima della conversazione del giorno, si è aperta con l’inno di Mameli suonato al pianoforte e cantato da due musicisti già conosciuti dal Club, Simone e Simona. Molti soci si sono uniti al canto senza incertezze, apprezzando la sorpresa musicale. Dopo pranzo, il Presidente ha illustrato le linee guida dell’annata presentando il Consiglio e affermato alcuni principi: ottimismo nonostante la crisi, sguardo fieramente avanti, forte della ricca storia del nostro sodalizio, apertura, verso l’esterno, a tutte le persone degne che siano attratte dall’idea del Rotary e si rendano disponibili a dare il loro personale contributo alle nostre iniziative e, verso l’interno, a tutti quei soci che desiderino mettersi in gioco e “fare” Rotary.

Rilievo anche ai programmi con i principali appuntamenti (il 12 ottobre il Columbus, il 110° anniversario della fondazione del RI previsto per il 23 febbraio 2015 e la Quadrangolare, quest’anno a Firenze dal 14 maggio 2015). Giancarlo Taddei Elmi, ora vice Presidente, ha ringraziato Verità per il PHF conferitogli e rinnovato gli auguri a Federico Antich e al suo consiglio affinché tutto continui nella tradizione e nell’armonia. E’ avvenuto anche il passaggio dello spillino di Segretario donato da Stefano ad Enrico. Una curiosità: la riunione si è chiusa sulle note di un arrangiamento per pianoforte e sax di un brano famoso tratto dalla colonna sonora di un film di grande successo, scelto dal presidente per segnare l’annata che ha chiesto ai soci se lo avessero riconosciuto e dato tempo tutto l’anno in corso per dirlo. Al momento nessuno l’ha ancora indovinato.

Informazioni speciali al Bollettino hanno rivelato la risposta che tuttavia non sarà pubblicata fino alla “soluzione” del gioco. Una soluzione invece la possiamo dare sulla data del 1° luglio per l’apertura dell’anno rotariano. Vi siete mai chiesti come mai l'anno rotariano comincia all'inizio di luglio? Fu un motivo contabile che condusse, nell’agosto 1912, a unificare al 30 giugno i dati di bilancio dei club per consentire una revisione completa. In aprile 1913 la decisione permise l’uso del termine “anno rotariano”.