Giorgio Buttazzo, ingegnere elettronico è professore ordinario di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Autore di oltre duecento pubblicazioni, ha dedicato impegnativi studi all’intelligenza artificiale, tra i quali “Artificial Consciousness: Hazardous Questions (and Answers)” pubblicato nel 2008 su Artificial Intelligence In Medicine.
Ed è proprio a domande e risposte che il prof. Buttazzo si è sottoposto nella nostra riunione anche facilitato dal dialogo con il nostro presidente. Il tema della futura costruzione di macchine “quasi umane” è strettamente legato alle tecniche di scansione del cervello che stanno diventando sempre più raffinate e che si prevede potranno costruire una mappa neuronale dettagliata dell’intero cervello umano, consentendo il monitoraggio continuo delle attività sinaptiche.
Tutto ciò fornirà un supporto senza precedenti per la comprensione dei fenomeni che regolano il pensiero, le emozioni, i sogni, e la creatività. Peculiarità finora ritenute esclusive dell’uomo saranno realizzate, in modo sempre più fedele, su sistemi artificiali milioni di volte più veloci del cervello e in grado di evolvere autonomamente verso complessità crescenti.
Fantascienza? Talvolta non è da escludere che la fantascienza ci azzecchi ma starà sempre all’uomo valutare cosa realmente accade.