Una Quadrangolare con un numero non elevato di partecipanti, 36, di cui 11 italiani, 4 belgi, 4 tedeschi e 2 di Anversa, il cui club ha un rapporto speciale con i francesi. La scelta di Bordeaux ha offerto, nonostante un cielo nuvoloso con qualche goccia di pioggia, una visione della Francia atlantica e di una delle regioni vinicole più importanti del mondo.
Giovedì il primo incontro si è svolto al Café Opera all interno del teatro in stile neoclassico costruito a fine settecento dall’architetto Victor Louis. Venerdì 2 maggio si è svolta la gita ai vigneti di Chateau du Pape Clément (nella foto a sinistra) una delle quaranta proprietà nel mondo del magnate del vino Bernard Magrez, situata nel cuore della zona vinicola del Graves.
La proprietà deve il nome a Papa Clemente V (1264-1314, francese, noto per aver spostato la sede apostolica ad Avignone) che la ricevette in dono quando pochi anni prima di diventare papa fu nominato arcivescovo di Bordeaux. Nel pomeriggio di venerdì i nostri amici hanno effettuato una visita della città che da qualche anno e per numero di turisti è seconda in Francia alla sola Parigi.
Da ricordare il monumento ai Girondini (in ricordo della Rivoluzione) nell’Esplanade des Quinconces, la più grande piazza pubblica d Europa, il Teatro dell'Opera, la Borsa del commercio, la Fontana des Miroirs, uno specchio riflettente con giochi d’acqua e i palazzi lungo il fiume che con la cattedrale e l’Hotel de Ville garantiscono un panorama di tutto rispetto. Sabato mattina visita a St. Emilian paese tra le vigne ormai quasi completamente dedicato al turismo, pieno di ristoranti e negozi di vino.
Stupisce che in quest’area i vigneti vengano coltivati solo dall’800. Prima il villaggio era noto per la coltivazione di cereali e per le cave di materiale da costruzione.
Buona parte dei palazzi di Bordeaux è stata costruita con materiale proveniente da queste zone. Per questo motivo nel sottosuolo di St. Emilian si trovano circa circa 70 ettari di gallerie, scavate per chilometri nella roccia calcarea.
Oltre alla cripta del santo e alle catacombe, molto particolare la chiesa monolite interamente scolpita nella roccia nell’XI secolo. Necessita di importanti opere di consolidamento al momento finanziate da sponsor internazionali. Al rientro fermata al castello di Vayres sulla Dordogna.
Il castello, ora privato, ha avuto una certa importanza, come struttura di difesa al tempo della Guerra dei Cento Anni. Molto belli i giardini che arrivano fino alla riva del fiume. La serata di gala si è svolta allo Chateau du Pape Clément V dove il giorno precedente avevamo visitato le cantine. La cena, in un patio realizzato su progetto di Eiffel, e stata preceduta dai saluti dei Presidenti e del governatore del Distretto 1660 Philippe Legendre, del Paris La Défense, in un clima di grande amicizia.
Nella riunione rotariana della domenica il club di Paris La Défense ha proposto un service per l’acquisto di apparecchiature mediche a supporto di attività chirurgica cardiaca nel Laos.