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Il Firenze Est ha celebrato con una conviviale molto partecipata il suo anniversario. La data prescelta è coincisa con il primo giorno di primavera e con la speranza di un nuovo inizio.

Il presidente Cobisi, con ancora negli occhi le eccezionali giornate romane che –citiamo – “nel grigiore di questi ultimi anni” vedono “una novità: l’apparizione del Papa Francesco” di cui ha ricordato le parole sull’amicizia: “Martedì, inaugurando il pontificato, il Santo Padre ha parlato della <vocazione del custodire> che <non riguarda solamente noi cristiani> ma <ha una dimensione che precede e che è semplicemente umana, riguarda tutti>. Qualcosa che riguarda anche noi rotariani, dunque.

Custodire, infatti, nel messaggio del Papa è anche <il vivere con sincerità le amicizie, che sono un reciproco custodirsi nella confidenza, nel rispetto e nel bene.In fondo, tutto è affidato alla custodia dell’uomo, ed è una responsabilità che ci riguarda tutti. Siate custodi dei doni di Dio!>

Quanto sarebbe bello se fossimo capaci di custodirci così, nell’amicizia, per tanti anni ancora. E’ l’augurio di questa sera” ha concluso il presidente, consegnando poi il Paul Harris Fellow a tre custodi dell'amicizia presenti tra noi. Ricordando gli amici che, per tanti motivi che ognuno comprende, hanno lasciato il Club, il primo PHF, lasciato al club da uno di loro, è stato consegnato a Giovangualberto Grilli, che custodirà l’amicizia con gli assenti in attesa di un loro ritorno, auspicato anche dai programmi sull’effettivo del R.I..

Un secondo PHF è stato consegnato alla memoria storica del Consiglio in carica, il più anziano della compagine, Fabrizio Fantini, che ha ricordato il passato e invitato ad aprirsi ai giovani

Ancor più custodisce la nostra storia il past-president Giovanni Brandini che ha indirizzato ai soci un importante messaggio di fiducia e di sprone a dedicare all’attualità, ai temi scottanti del presente e del futuro, i nostri incontri. Brandini è socio dal 1968, presidente nel 1983, più volte ispiratore di importanti attività.

Dopo gli auguri anche ai “vecchi” amici del Rotaract, fondato anch’esso nel 1968, Taddei Elmi e Montauti, hanno concluso la serata Giovanni Fossi, che ha illustrato il prossimo Premio Testimonianza e Rodolfo Cigliana che ha ricordato – con le parole imperiture di Seneca – la bellezza del cammino comune dell’amicizia. Ai presenti è stata infine distribuita una copia della Carta concessa nel 1968 al nostro Club dal R.I. all’atto dell’affiliazione.