Il past-president prof. Ernesto Failla ha condotto la sua analisi su due chiavi di lettura; una oggettiva, fatta di risultati e programmi elettorali; l’altra, soggettiva, ha messo in luce la sua esperienza di elettore attento, che ha partecipato a tutte le votazioni dal 1948 ad oggi.
Favorevole alla ricerca di un’intesa parlamentare che eviti nuove elezioni, Failla ha proposto cinque punti politici ed economici che maggiormente sono all’ordine del giorno, dalla legge elettorale al finanziamento delle imprese insieme con tre scenari per la formazione del l’atteso nuovo governo (tecnico, politico guidato da un outsider, intesa benevola col PD da parte degli altri partiti). Il dibattito che è seguito all’analisi di Ernesto, poi intervenuto più volte per integrare e rispondere agli amici intervenuti, ha offerto un’autentica scuola di democrazia. Nessuno ha parlato sopra la voce degli altri ma tutti hanno espresso le proprie opinioni con passione, sintesi e rispetto degli altri. Intervenuti in particolare Cigliana (sulla scarsa attenzione ai temi del lavoro e del fisco in campagna elettorale) Missigoi (sulle caratteristiche del Movimento Cinque Stelle) Grilli (sull’incertezza del momento) Belloni (sul ruolo di Grillo e i suoi rischi) Frullini (sulla sensibilità dei grandi statisti del passato) Sistini (sull’ipertrofia della pubblica amministrazione) Giudice (sull’adesione acritica di alcuni elettori ai partiti) Zerauschek (sul mito della produzione senza limiti) Isler (che ha concluso con una nota di speranza per il valore di alcuni politici). Failla, al termine, ha invitato il Rotary ad aver coraggio e impegnarsi su temi politici con analisi e proposte.