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L’argomento prescelto per la II riunione dedicata alla riforma dello Stato  ha  preso  ad  esempio l’introduzione  della  tessera  sanitaria  e della  collegata  carta  nazionale  dei  servizi  come  esempio  di diffusione  della  amministrazione  digitale,  uno  dei  grandi  temi  del  rinnovamento  concreto  del  Paese,  tanto  atteso  quanto  complicato  come  dimostra  la  lunga  vicenda  della  carta  sanitaria, avviata  oltre dieci  anni  fa  e  non  ancora  integrata  in  altri  progetti  di digitalizzazione dei documenti dei cittadini.

Squarci  che ha assunto recentemente l’incarico di coordinarne l’applicazione a Careggi, il più grande ospedale della Toscana, ha descritto l’uso e le utilità della Carta sanitaria con una dimostrazione  pratica  di  consultazione  dei  dati  cui  la  carta  apre l’accesso  ma,  da  giornalista  esperto,  ha  poi  lasciato  spazio  ad  un dibattito  nel  quale  sono  emersi  molti  punti  critici  della  amministrazione  digitale,  dialogando  in  particolare  con  gli  amici Verità sulle  difficoltà della  tessera  sanitaria  da  lui  sperimentate) Francesco  Bertini (con  un  ampio  riferimento  sul processo digitale) Selleri, Poletto, Fontana (sulla conservazione dei dati) Villari, Zerauschek e col presidente Cobisi che hanno posto alcuni problemi e descritto le proprie esperienze con la digitalizzazione del proprio lavoro oltre che della sanità. Tra le difficoltà di carattere pratico sottolineata anche quella di accesso a internet che in gran parte del Paese è ancora legata alle normali linee telefoniche. Squarci ha sottolineato infine come – nel quadro di una diffusione maggiore del servizio – siano stati installati a Careggi alcuni “totem”, macchine in grado di aiutare chi non  ha un facile accesso al computer a utilizzare i servizi della carta.