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Lo scorso 31 ottobre, un amaro commento sul sito del “Corriere della Sera” riassumeva una riflessione che si lega al tema della serata. Il lettore scriveva che in merito al taglio delle province “parrebbe tutto ok” ma nessuno ha “spiegato che unitamente alla strutture amministrative delle provincie spariranno tutte le altre sedi di amministrazioni statali.”

Si parlava cosi' di importanti presidi quali Polizia, Carabinieri, comandi vigili del fuoco, provveditorati agli studi, protezione civile e concludeva amaramente: “Non ci credete? Vedrete che cambiamento sarà avere in città una questura o un semplicissimo commissariato che magari di sera chiude; ugual discorso per Carabinieri e vigili del fuoco, protezione civile a ruota. Un conto sarà vivere nel capoluogo, un altro vivere nel neo ex capoluogo declassato a semplice paese di provincia senza strutture. Non succederà di certo oggi o domani, ma questo è il futuro”.

E’ vero? Se lo sono domandato, con ricchezza di osservazioni, anche da parte dei soci, i partecipanti al dibattito al quale ha dato un decisivo contributo il nostro Prof. Ernesto Failla che ha rinnovato tra l’altro l’invito ai rotariani a perseguire iniziative in campo pubblico.

Michele Brancale, che ha coordinato il dibattito, ha ricordato i passi che condurranno in particolare alla formazione della città metropolitana di Firenze, non mancando di sottolineare le incertezze su tutti gli altri temi collegati, a causa della perdurante discussione in parlamento del decreto legge governativo. Critiche, soprattutto per le modalità prospettate di funzionamento, ha espresso il consigliere Semplici (lista civica, opposizione) mentre l’arch. Perini ha da un lato riconosciuto che l’area metropolitana, spazialmente, esiste già mentre dovranno essere approntati gli strumenti per seguirne gli sviluppi urbanistici futuri.

Il dibattito è stato molto partecipato dai soci con interventi, anche appassionati, di Rogantini, Azzaroli, Cardinale, Ambrosini, Missigoi, Padovani e Topa. A tutti, i relatori, trattenutisi in conversazione amichevole con i soci fino a oltre le 21.30, hanno dato ampie risposte.