Il grande collezionista inglese Horne vincolò a Firenze un’eccezionale patrimonio, donato per testamento allo Stato italiano. Costituitasi una fondazione, di cui oggi è presidente il direttore dei Musei Vaticani prof. Paolucci e consiglieri i nostri soci Asso e Rogantini, la collezione è stata resa fruibile a turisti e studiosi in un museo moderno ed efficiente.
Alle collezioni d’arte si aggiunge la biblioteca, ricca di oltre 5000 volumi e – da poco meno di un anno – la sala delle Arti della casa di Giorgio Vasari nel vicino Borgo Santa Croce. Quest’ultimo gioiello della nostra città è rimasto per decenni dimenticato in un palazzo via via adattato alla vita quotidiana e nel quale rischiava di non potersi più leggere la presenza del grande artista e biografo del Rinascimento. Finalmente, dopo il 2005, è stato possibile, grazie ad un intervento dell’Ente Cassa di Risparmio, procedere ad un adeguato restauro e affidarne la cura alla Fondazione Horne.
La dott.ssa Nardinocchi, instancabile direttrice del Museo (nella foto qui accanto con il presidente Cobisi) ci ha condotti nella visita di ciò che appare come un catalogo delle abilità dell’artista nella sua età matura. Nella visita al museo la dott.ssa Casati ha accompagnato i nostri soci ed amici alla scoperta degli ambienti dell’antica casa fiorentina ristrutturata da Horne un secolo fa con le opere più belle della sua collezione tra cui si distacca un Santo Stefano opera di Giotto. Ricordiamo agli interessati che la casa Vasari è visibile – con guida – ogni sabato mattina. Il Museo (via dei Benci 6) è aperto dal lunedì al sabato 9-13 (chiuso domenica e festivi).
Appuntamento ora a sabato 6 ottobre per la seconda visita vasariana in occasione della meridiana fuori porta ad Arezzo.