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L’attualità e la forza della testimonianza cristiana del card. Betori si è resa particolarmente comprensibile anche a quanti non frequentano la Chiesa quando - poco più di tre mesi fa – l’arcivescovo di Firenze si è trovato sotto la minaccia di una pistola nell’androne della Curia eil suo segretario, il coraggioso don Paolo Brogi, era stato ferito da un colpo di pistola.

Ma – come scriveva il nostro relatore qualche tempo fa – “quell’attimo terribile, per monsignor Giuseppe Betori, passa in secondo piano dopo la nomina a cardinale, annunciata dal Papa «con un gesto di benevolenza che sento rivolto non solo alla mia persona, — ha detto il neoporporato —, ma anzitutto alla chiesa fiorentina e a Firenze, come riconoscimento della loro gloriosa tradizione di fede e cultura»”. Originario di Foligno il prossimo 25 febbraio Giuseppe Betori compirà 65 anni ma sette giorni prima – a Roma – riceverà la porpora cardinalizia dal Santo Padre in una cerimonia che vedrà la partecipazione di numerossimi fedeli ed amici fiorentini. Mons Betori era stato inviato a Firenze da Benedetto XVI l’8 settembre 2008, in sostituzione del cardinale Ennio Antonelli chiamato alla guida del Pontificio Consiglio per la famiglia. Moschella ha ripercorso alcune fasi dell’attività del cardinale a Firenze, un servizio, il suo, “che ha portato avanti nonostante le difficoltà di una diocesi ancora sofferente per le ferite causate dalla vicenda di don Lelio Cantini, il sacerdote ridotto allo stato laicale nel 2008 perché riconosciuto colpevole «di abuso plurimo e aggravato nei confronti di minori», e da sempre caratterizzata dalla presenza di sacerdoti difficili nel rapporto con le gerarchie”. Un altro aspetto rilevante dell’azione di Mons. Betori si concentra sullo stretto rapporto tra fede, cultura e arte che il nostro relatore vede anche “in un abbraccio ecumenico” come ha dimostrato l’attuale esposizione, quasi una ostensione, delle icone russe giunte dalla Galleria Tretyakov di Mosca con il contemporaneo invio nella capitale russa di opere di Giotto. E’ infine di “pochi giorni fa la notizia che Firenze ospiterà nell’autunno 2015 il Convegno ecclesiale dei cattolici italiani sul tema dell’educazione < Educare alla vita buona del vangelo> per il quale è prevista la partecipazione del Papa” e che pertanto costituirà uno dei maggiori impegni per il neocardinale e per la Chiesa fiorentina nei prossimi tre anni.