anno 2023 2024      

 

Sono circa un milione e mezzo i disabili intellettivi in Italia ma un ottavo della popolazione (che vuol dire sfiorare i 4,5 milioni) manifesta difficoltà quotidiane che possono avvicinarsi a quanti nascono in condizioni peggiori. All’ampiezza del problema purtroppo non corrisponde un impegno rilevante da parte della mano pubblica che, anzi, per vari motivi, si trova spesso a lasciare alle famiglie le problematiche più dure della quotidianità.

In tale contesto il sorgere di associazioni di genitori ha rappresentato in Italia una risposta generosa e attiva che, accompagnata da una maggiore consapevolezza della popolazione, passata dalla semplice assistenza alla inclusione, ad esempio nella scuola, ha garantito il crescere delle speranze di vita con qualità accettabile per i disabili intellettivi. In questo quadro la Misericordia di Firenze ha assunto, da ormai sei anni, la cura dell’AMG (Assistenza Minorati Gravi) che accoglie oltre cento persone con disabilità intellettiva grave e svolge parallelamente un’intensa attività di ricerca attraverso l’équipe del dott. Bertelli nel Centro CREA di cui la dott.ssa Bianco, psicologa, è attiva componente.

Dobbiamo alla nostra relatrice l’analisi della situazione e l’entusiasmo per la ricerca specialmente rivolta ad insegnare a medici e altri operatori sanitari come seguire i disabili intellettivi sul piano clinico. Individuare i loro sintomi e valutarne la situazione complessiva è opera necessaria e che richiama presso la Misericordia decine di persone ogni anno per sottoporsi a una valutazione multidisciplinare, gratuita, che permette di guardare al paziente nella completezza della sua salute. Il dott. Lombardi, che dirige l’AMG, ha esposto l’innestarsi della ricerca nell’attività quotidiana del centro e inquadrato – anche sul piano ideale – l’assistenza ai disabili intellettivi.

Con la dott.ssa Bianco ha poi risposto a numerose domande tra le quali segnaliamo gli interventi di Cortigiani, Taddei Elmi, Verità, Isler, Fossi, Fontana e Grilli di Cortona.

Anche se lo scopo della riunione è stato soprattutto effettuare opera di disseminazione della conoscenza molti hanno espresso il desiderio di poter fare qualcosa di più.